mercoledì 18 dicembre 2013

TRA STRENNE E REGALI, ANCHE LE SCAMS

Ecco alcuni consigli su come difendersi

Vacanze, giochi, applicazioni, beneficenza, shopping: si nascondo dietro qualunque nome. Basta un piccolo click e siete, come si suol dire, fregati. Di cosa stiamo parlando? Delle cosiddette cybertruffe natalizie. Certo le scams (truffe) in rete sono una tribolazione durante tutto l’anno, ma a quanto pare è proprio nel periodo natalizio che toccano il picco. Sarà la maggiore propensione agli acquisti online, la smania di regalare qualcosa di originale, o la fretta, sarà che a natale siamo tutti più buoni, ma i criminali informatici non vanno in vacanza. Così ci tocca barcamenarci tra auguri ‘malevoli’, buoni regalo contraffatti e spedizioni fasulle su ordini richiesti.
Abbiamo deciso allora di munirvi di consigli utili per stare alla larga dalla navigazione digitale pericolosa: direttamente da Santa Clara (California), targato McAfee, l’elenco di alcune tra le truffe di Natale più comuni.

Not-So-Merry software Mobile Apps- software di ricerca non ufficiali e quindi potenzialmente dannosi: progettati per rubare i vostri dati personali, attraverso questi software i criminali possono reindirizzare chiamate in arrivo e messaggi, bypassando i sistemi di doppia autenticazione.
Holiday Mobile SMS Scams- installazioni fake per applicazioni che si nutrono degli account dei possessori di smartphone e tablet, inviando automaticamente sms a tariffa maggiorata senza il consenso dell’utente, o attivando servizi di ricezione di sms a pagamento.
Hot Holidays Gift Scams- annunci pubblicitari e deal a prezzi stracciati: i truffatori postano sui siti dei social media link di concorsi fasulli e/o inviano email di phishing per invogliare l’utente a rivelare informazioni personali o scaricare malware sul proprio dispositivo.
Dangerous E-Seasons Greetings- all’aspetto sembrano delle innocue e-card per augurare ‘buone feste’ agli amici: in realtà cliccando su un allegato o un link, vengono scaricati malware.
Deceptive Online Games- prima di scaricare giochi, verificate le fonti da cui provengono: molti siti offrono full-version download spesso sono cariche di virus.
Shipping Notifications Scams- si tratta di false notifiche, solitamente inviate per email, per aggiornarvi sulle vostre spedizioni legate ad acquisti online.
Bogus Gift Card- le Gift Card sono idee regalo semplici e sbrigative. Tuttavia possono essere sponsorizzate tramite annunci ingannevoli (specie su Facebook e Twitter) che offrono pacchetti esclusivi, spingendo i consumatori ad acquistare carte-regalo fasulle.
Holidays SMiShing- spesso, durante gli acquisti online, appaiono messaggi di presunte banche o società di carte di credito che, “per motivi di sicurezza”, chiedono di confermare vostre informazioni, inviando sms in cui compaiono persino le prime cifre del numero della carta di credito, per ottenere dati sensibili.
Fake Charities- a quanti cercano di aiutare i meno fortunati: attenti! I criminali informatici creano siti fake di beneficenza, lucrando sulla vostra generosità e intascando le donazioni. Sinceratevi quindi che le associazioni umanitarie esistano davvero e non un fac-simile.
Phony E-Tailers- convenienza e comodità dello shopping online possono costare care: attenzione ai falsi siti di e-commerce che rubano dati personali e soldi.

Sembra scontato ma…
al di là di un buon antivirus costantemente aggiornato, ricordate innanzitutto che nessuno regala niente. Ricordate anche che nessuna banca chiede ai propri clienti di modificare le credenziali di accesso al proprio conto via email o per telefono, tanto meno per sms. Mai rispondere ad un messaggio del genere, specie se il mittente appare sconosciuto. Sui siti web di chi vende online, oltre all’indirizzo email, appaiono anche un indirizzo reale e un numero di telefono urbano. Utile ricordare anche che in Italia, per una spesa superiore ai € 25, vale il diritto di recesso entro sette giorni dalla data della consegna.

SHOP DESIGN, ARCHITETTURA E COMUNICAZIONE

"Lo spazio sta al luogo, come la parola sta al discorso parlato, e quindi lo spazio è la parola quando non è parlata... "  (M. De Certau)

Architettura e design: tra i vari significati che vogliono esprimere c’è la comunicazione. La prima descrive uno spazio, una funzione, un sistema di vita, un insieme “sociale” fatto di luoghi, cose e persone che interagiscono tra loro.  Il secondo dichiara modi di vivere, usi, abitudini e costumi, concetti legati alla fruizione dello spazio che ci circonda, e alle modalità con le quali l’uomo si appropria di esso. Entrambi sono sia un mezzo di comunicazione che comunicazione stessa.
Comunicare attraverso l’architettura, oggi più che mai, è una necessità, dettata dall’esigenza di dare visibilità a idee, oggetti e persone.
Solitamente i negozi si occupano quasi esclusivamente di curare i contenuti legati al marketing e all’immagine aziendale: tale forma di espressione si può definire “micro-architettura” ed è prevalentemente espositiva.
Nel corso del ‘900 però l’architettura dei negozi è diventata un’occasione per integrare e innovare gli spazi di vendita, permettendo di divulgare un messaggio sia visivo che sensoriale, attraverso l’allestimento dell’interno e delle vetrine, che hanno il compito di richiamare l’attenzione dei passanti.
Spesso i grandi architetti, forse sempre in minore misura oggi, hanno discriminato questo tipo di architettura. Eppure abbiamo un importante esempio italiano di sperimentazione ben riuscita:  lo stabilimento dell’Olivetti di Venezia, progettato dall’architetto Carlo Scarpa, è il tipico caso in cui l’architettura diventa un puro vuoto che accoglie il prodotto e al contempo parla di arte.
Naturalmente non esistono regole fisse per il commercio e ognuno può trovare diversi modi per vendere un prodotto ed esprimere la propria identità. Resta però importante definire l’immagine che “ci” rappresenta.
Il minimo comune denominatore è la necessità di attirare la clientela, rendere desiderabile il prodotto e caratterizzare lo spazio in modo che l’atto dell’acquisto risulti un’esperienza piacevole.
Fondamentalmente si tratta di adattare le tendenze a queste funzioni primarie. Ed ecco che il minimalismo, con le sue superfici bianche e i campionari ordinati, a trent’anni dal suo avvento continua ad essere uno degli stili più presenti nel mondo dell’abbigliamento e del design: nello sfondo neutro il prodotto diventa protagonista assoluto. Le  grandi marche preferiscono invece il classico ‘moderno’, in cui l’ordine va accompagnato da materiali ricchi e mobili che creano atmosfere di lusso e comfort.
Ma c’è anche chi preferisce ricreare atmosfere domestiche; e il “trash-chic” che trae le sue radici dal punk e abbina il design alla novità con materiali semplici e riciclati.
Mutevole, sospesa tra progetti di architettura e design, allestimento e comunicazione, per architetti e designer il negozio resta dunque una grande occasione per sperimentare le proprie ricerche sui segni e sullo spazio.

arch.Vito Console Pentrelli
arch. Erika Ficarelli
0+1 Architettura

UN LIBRO SOTTO L’ALBERO

“Racconti per chi non ha tempo di leggere”

Il più classico regalo è sempre il migliore, sia per gli altri che per se stessi. Ai lettori che amano leggere ma non ne hanno il tempo, proponiamo “Volare sott’acqua”, di Fabio Lubrano, classe 1973, ravennate di origine e milanese d’adozione.

Recensione
Fino ad un paio d’anni fa, in una parte del mondo letterario era diffusa la discutibile opinione che i racconti costituissero una sorta di letteratura minore rispetto al romanzo o alla poesia. Al contrario, io ho sempre ritenuto che il racconto potesse essere la forma letteraria che meglio rappresenti il ventunesimo secolo: la sua congenita brevità interpreta le contraddizioni e la frammentarietà della modernità in modo forse più pertinente rispetto al romanzo. Non è neanche così facile da scrivere, un racconto. Richiede tecnica e capacità di sintesi, e il talento di raccontare una storia e di coinvolgere il lettore in un numero di battute limitato. Il Nobel per la letteratura 2013 ad Alice Munro, che nella sua prolifica carriera ha scritto solo ed esclusivamente racconti, ha forse riabilitato questo genere letterario agli occhi dei più, e io non posso che gioirne. Per questo motivo, quando abbiamo ideato la linea editoriale di LiberAria Edizioni, ho fortemente voluto pubblicare racconti. Abbiamo creato i Singolari, raccolte di racconti solo in digitale e osservatorio sui nuovi scrittori italiani, e dato alle stampe due raccolte di racconti nel primo anno: “Volare sott’acqua”, di Fabio Lubrano, e “L’odore della plastica bruciata”, di Giovan Battista Menzani. Come primo suggerimento dell’editore vorrei però parlare di “Volare sott’acqua”, e del perché l’abbiamo scelto. I racconti di Fabio Lubrano contengono milioni di sfaccettature, sono poliedrici come la gamma delle sensazioni conoscibili. La quotidianità del vivere si dispiega, agli occhi del lettore, sempre con delicatezza e leggerezza. Nella sua scrittura, anche nei racconti più ironici e divertenti, non manca una vena di malinconia del vivere, la consapevolezza del paradosso dell’esistenza. Se questo Natale avete voglia di emozionarvi, sognare, ridere e riflettere, affidatevi alla penna ironica e profonda di Fabio Lubrano, e leggete “Volare sott’acqua. Racconti per chi non ha il tempo di leggere”, LiberAria Edizioni (www.liberaria.it).



Giorgia Antonelli

Editore LiberAria

CISKY: RITRATTO DI UN ARTISTA

INTERVISTA


nome: Francesco
nome d’arte: in molti pensano Cisky, ma in realtà l’arte conta ben poco
cognome: Gabriele. E qui l’arte c’entra molto di più. E anche il Dna
età: il prossimo aprile ne compio 33. La data è importante, l’età pure… speriamo bene!
cosa fai nella vita: spesso mi chiedo cosa fa la vita in me e quasi sempre mi rispondo che fa grandi cose. Grandi e belle cose. Diciamo che conosce i miei gusti…
definisci l’arte: qualcuno diceva di non sapere cosa fosse la poesia, ma di riconoscerla ogni qualvolta la sentiva. E allora ecco l’arte annidarsi nella cavità di un’orecchietta fatta a mano, nella teatrale gestualità di un venditore di aspirapolveri, in un calcio di punizione. Arte è donare, è perdonare, è ridere e suonare
cos’è la pittura: la pittura è quella cosa che spesso si compra in barattoli di vetro e che a volte si rivende in quadrati, rettangoli e ovali di quel cazzo che ti pare
come hai iniziato: ho iniziato riproducendo con i pennarelli le copertine dei Topolino, sui cartoncini che trovavo nelle confezioni dei collant di mia madre. Avrò avuto 5 anni e già soffiava il controverso vento del Pop
cosa ti ispira: i dialoghi dei passeggeri sul treno, al supermercato, su facebook; i silenzi di chi abita il deserto; i canti tribali; l’oceano, l’adriatico; la pubblicità; tutto ciò che fa battere il cuore, girare la testa e bruciare lo stomaco
quali sono le difficoltà di questo mondo: le difficoltà di questo mondo? Credo che nascano quasi tutte da una mancanza di fondo: l’incapacità di “sentire”, di immedesimarsi, di tendere la mano e l’orecchio a chi abbiamo di fronte. Siamo riusciti, nel tempo, a tagliare quei fili invisibili che da sempre interessavano le vite di noi fratelli. Siamo sempre meno fratelli, siamo sempre più “wireless”.
descrivimi la scena artistica barese: ritengo che Bari sia una città sempre ricca di fervore e buone intenzioni. Purtroppo però resta sempre quel senso di strana incompletezza forse dettato dall’attitudine, che molti creativi hanno, ad attendere che siano le istituzioni a dar loro spazi ed incentivi all’arte. È plausibile, è giusto, ma quando questo non accade, è inutile autocensurarsi: è il momento di far fiorire le proprie idee, per strada, senza convenzioni, con l’audacia dettata dall’amore per se stessi e per la propria città
cosa manca alla nostra città: credo che alla nostra città non manchi proprio nulla; piuttosto penso che a molti dei nostri amati cittadini manchi proprio questa consapevolezza
cos’è murart: MurArt è stato un esperimento perfettamente riuscito, finalizzato a fondere armonicamente le reti dell’arte e del commercio, attraverso una serie di iniziative dinamiche, propositive e a tratti molto coraggiose. Bravi tutti!
dalla galleria alla strada, qual è la differenza: le strade non hanno target, le strade sono strade , sono come i fiumi, ci scorre la vita dentro…e poi i passanti, questi lampi, “trailer” dei film che rappresentano a questo mondo. La strada è una galleria ma senza inviti, senza aperitivi, senza dress code, senza pareti. E allora per me il paragone non regge… e non è un caso se già dal 7 dicembre e fino al 23 sarò ancora una volta in via Sparano con i miei cavalletti, dove, almeno per me, tutto ebbe inizio.
progetti futuri: come dicevo, c’è la consueta esposizione natalizia di via Sparano. Dopodiché lavorerò intensamente alla decorazione di un B&B che sorgerà a Taranto e poi mi dedicherò all’esposizione personale presso il prestigioso ex palazzo delle Poste, qui a Bari, organizzata dalla Provincia e dall’Università degli Studi, nonché premio per essermi classificato primo al concorso indetto da MurArt. 
cosa ti aspetti da questa intervista: non mi aspetto qualcosa di particolare, so solo di aver risposto alle vostre domande con l’entusiasmo e l’innata esigenza comunicativa che spero di non perdere mai. Quindi, in una sola parola: grazie!
ci lasci il tuo n° di telefono? dovessi diventare famoso… eheh… il numero ve lo scordate, ma giacché ci sono, potrei lasciarvi questo ad esempio: facebook.com/ciskypop
vuoi aggiungere qualcosa? Voglio aggiungere che mi piacerebbe fossimo in tanti ad aggiungere qualcosa, anche perché a sottrarre si rischia di restar soli. E poveri. Felice e luminosa vita a tutti noi.

IDEE REGALO PER UN NATALE LOW COST

Per questo numero abbiamo scelto di dedicare la rubrica “in breve” alle idee regalo, rivolgendoci a chi non sa ancora cosa regalare ad amici e parenti, a chi non vuole assolutamente arrivare impreparato alla Vigilia, ma anche a chi sogna un Natale originale ma che non faccia rima con salasso!

Per chi non ha voglia di fare casa-ufficio a/r più di una volta al giorno, portapranzo con scritta “Yay Lunch!” firmato Happy Jackson – foto
Test d’intelligenza di Mens: ironico e simpatico gioco di carte per mettere alla prova il vostro q.i.
Ai gentiluomini moderni che non vorrebbero mai confondere un Margarita con un Mojito, il libro The Gentlman’s Guide to Cocktails, di Alfred Tong, insegna ciò che occorre sapere della raffinata “arte della mixologia” – foto
Ma per quelli meno conformisti ci sono altri due libri: Understand rap e Supreme, oltre che Fifty- Two Things to do while you poo – foto
A vederla sembra un giocattolino in plastica ma, se volete spendere un po’ di più per gli appassionati di design e fotografia, una Lomography è un regalo azzeccatissimo –foto
Per lei invece sarà sempre utile una mini piastra professionale per capelli, da portare in borsa ovunque, nei colori oro, argento, nero oppure rosa.
Adorabili invece i bigodini di spugna a forma di cuore, per ottenere capelli ondulati e ricci. Salendo un po’ di prezzo, troviamo un vero e proprio scrigno di bellezza: Happy go Lovely LeeLee di Benefit, con mini size dei prodotti e l’Eau de Toilette shakerabile. Send, do, read, file: sono le robuste clip promemoria, un piccolo pensiero anche per i più smemorati, con messaggi colorati e concisi.
Per tutti coloro che sono sempre in viaggio, è arrivato il momento di convertirsi all’e-reader con il nuovo e leggerissimo Kobo Touch il vostro bagaglio peserà appena 200 gr in più. E sempre in ambito tecnologico, ci sono anche le casse a forma di robot, lo speaker portatile bluetooth Myfour e il microfono vintage per chi ama la chat-video.
Infine, sotto l’albero- perché no!- anche i prodotti bio: dalle tisane ai tè, tantissime e profumatissime le miscele tra cui potete scegliere; oppure le candele in cera di soia naturale, con le lettere dell’alfabeto.

Non dimenticate: ciò che conta è il pensiero!