Il secondo
round si gioca contro le bancarelle
Prima la
tolleranza zero contro gli sguardi di sfida, gli assembramenti e i bivacchi,
ora contro i mercatini. Piazza Umberto è sempre più blindata. E non soltanto
per la presenza delle forze dell’ordine, quanto per la sfilza di ordinanze e di
provvedimenti con i quali il Comune cerca di spazzare via degrado e inciviltà
dagli storici giardini. L’ultima disposizione, votata dalla giunta Emiliano,
riguarda il divieto assoluto di rilasciare autorizzazioni per l’allestimento di
bancarelle e di mercatini in piazza Umberto, a prescindere dalla tipologia e
dalle dimensioni. Bandito ogni tipo di prodotto, dall’alimentare al
braccialetto artigianale. L’area diventa tutelata al pari di via Sparano: sono
ammessi solo gazebo e stand di associazioni e di onlus per manifestazioni
benefiche e raccolta fondi. Un divieto sollecitato e accolto con entusiasmo dai
commercianti del centro, spesso esasperati dalla presenza massiccia di
bancarelle che, autorizzate o abusive, spesso causano una sorta di concorrenza
‘sleale’. Inoltre l’esperienza passata ha lasciato ancora il segno. Lo scorso
Natale piazza Umberto fu la location prescelta per uno dei mercatini
artigianali, ma in realtà di tipico non c’era nulla: in esposizione finirono
padelle, salumi, affettatrici, bicchieri e biancheria intima tra l’inevitabile
delusione di clienti e residenti della zona. Ora arriva questa nuova
disposizione in linea con il recente decreto ‘Cultura’ con il quale vengono
vietate tutte le forme di commercio ambulante nelle aree storiche di maggior
pregio delle città turistiche al fine di assicurare il decoro e la godibilità
dei monumenti e degli immobili di valore. Nelle prossime settimane Comune e Soprintendenza
dovranno incontrarsi per stilare insieme la lista delle strade e delle piazze
da tutelare. Per le cooperative e le associazioni di commercianti sarà sempre
più difficile ottenere nel quadrilatero Murattiano autorizzazioni per le
occupazioni di suolo pubblico finalizzate alla vendita itinerante.
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