Bio sinonimo
di sicurezza
Che lo
vogliate oppure no, siamo tutti inevitabilmente ed inequivocabilmente vittime
della moda: dal look al cinema, dalla lettura allo sport, finanche a tavola,
siamo quello che gli inglesi definiscono comunemente fashion addict. Necessitiamo di stare al passo coi tempi, di
seguire le tendenze del momento, i gusti, le novità, gli stili: una sorta di
“corsa agli armamenti” perché a tutti piace essere molto in e poco out. Lungo
questa strada anche le nostre usanze alimentari hanno cambiato direzione,
portandoci dai dozzinali e caotici fast food alla scoperta dell’intima e
silenziosa atmosfera orientale.
Ma se è vero che non temiamo assolutamente le avventure gastronomiche,
dall’altra parte non si può negare che il cibo sia diventato una variabile
indipendente. Così, barcamenandosi tra fingerfood e nouvelle cuisine, porzioni
abbondanti e sterili portate minimaliste, monosnack, takeaway e cucina fusion,
la nostra alimentazione sembrerebbe sull’orlo di una crisi di nervi. Tanto da
spingerci a fare qualche passo indietro per riorganizzare le idee e lanciare un
segnale nuovo, che riporti l’attenzione sul “cosa” mangiamo, piuttosto che sul
“come”, “dove” e “perché”.
Ed ecco che a farsi strada tra alta cucina e gourmet, arrivano i prodotti
“biologici”. Ebbene sì, perché per riconquistare un posto privilegiato
nell’amato rito pranzo/cena occorre tornare agli antichi sapori: quelli di
casa, genuini e naturali. Se poi uniamo l’utile al dilettevole… meno residui di
pesticidi, maggiore biodiversità, minore impatto ambientale, minore contaminazione
da micotossine, assenza di Ogm… il gioco è fatto!
Secondo la fotografia scattata dal Bioreport del 2012 sull’agricoltura
biologica in Italia, il settore biologico presenta rilevanti possibilità di
crescita, e non solo in termini di offerta, visto l’aumento della domanda che
si protrae da più di sei anni. Già nel 2010, stando ai dati internazionali
pubblicati dal rapporto annuale FiBL– IFOaM, il nostro paese risultava essere
nella top-ten mondiale e primo in Europa per numero di produttori oltre che di
operatori certificati in generale. Sulla stessa scia, guardando il mercato dei
prodotti Bio nella GDO, per il 2011 si è evidenziata un’ulteriore crescita
negli acquisti del biologico confezionato, proseguendo quindi un andamento
discretamente positivo. Il che, tradotto, equivale a dire che produttori e
consumatori stanno ricominciando a mettere al primo posto la sicurezza
alimentare, unica vera garanzia del lusso in tavola.
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