lunedì 24 febbraio 2014

TRA MODA E CULTURA, SI FA STRADA LA MOBILITÀ A DUE RUOTE

Negli ultimi anni Bari ha assistito ad un piccolo, graduale ed importante cambiamento che ha interessato da vicino le strade della città: la tendenza ad andare in giro in bicicletta. Sacrosanta abitudine, per carità! E poco importa che la cosa sia frutto di una semplice moda, se è comunque in grado di sollecitare una buona pratica che migliora la qualità della vita.
Fino a qualche tempo fa gli amanti della bicicletta erano prevalentemente sfegatati ambientalisti, appassionati di sport o semplicemente studenti fuorisede e/o squattrinati che dovevano far fronte alla magrezza del portafogli. Oggi invece la ramificata diffusione delle due ruote passa anche attraverso una scelta che poco ha a che fare con tutto questo. Da New York ad Amsterdam, passano per Berlino e Copenhagen, la moda della bici pret-à-porter si è fatta strada in sella a telai coloratissimi o dal gusto retrò, con manubri vintage o senza freni, apportando un fondamentale cambiamento nella nostra quotidianità. Allora sfruttiamo ciò che la moda ci lancia appresso, per evolvere l'assetto urbanistico della città, anche perché, se non si può ancora parlare di grandi folle che pedalano, senz'altro il popolo della bici è in costante crescita. A dimostrarlo, l'istituzione di un corso di perfezionamento e aggiornamento professionale per la nuova figura del “Promotore della mobilità ciclistica”, che si terrà a Verona, a partire dal 7 marzo. Naturalmente è solo un esempio, ma un esempio volto ad attuare politiche urbane e sviluppare piani di ciclabilità, e parallelamente dare vita ad una nuova figura professionale adeguata.

Guardando in prospettiva futura e neanche troppo lontano nel tempo, sarebbe bello delineare una serie di progettualità utili a diffondere maggiormente l'uso della bici specie in una piccola città come la nostra. Basterebbe pensare alle criticità che ostacolano questo processo eco-evolutivo, per capire da dove partire. In prima linea troveremmo ciclo parcheggi e bici stazioni: aiuterebbero sicuramente a contrastare la fervida attività dei “ladri di biciclette”. Interessanti anche i pacchetti cicloturistici: un’intelligente chiave di lettura per lavorare sinergicamente su più fronti e favorire al contempo la promozione del territorio, cooperando nella creazione di nuove potenziali economie, basate sullo sviluppo della bici e dei servizi ad essa collegati. Un'altra bella proposta sarebbe l'indennità per chi va in bicicletta: 25 centesimi di euro a km a chi sceglie la bici per andare da casa a lavoro, è la proposta fatta in Francia al presidente Hollande, attraverso la semplice petizione lanciata online. Secondo uno studio condotto nel 2013, tale misura potrebbe apportare un incentivo nell'uso delle due ruote pari al 50% in più rispetto a quello attuale.

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